Testo in sala di Monica Giordano



Il gesto creativo nella pittura di Domenico Olivero, si muove liberamente, senza voler rappresentare un determinato oggetto ma esprimendo un preciso momento emozionale, una varietà di sentimenti che vengono fermati nella fisicità dei colori.

Questa serie di opere raccoglie più di dieci anni di emozioni, tensioni, passioni che si sono sovrapposti, uniti, trasformati; in un’opera che è diario.

Il titolo “Non ci sono errori” guarda allo svolgere della vita, alla complessità del caos, al continuo mutare delle emozioni, alle trasformazioni degli eventi, al flusso più o meno consapevolezze delle circostanze.

Cos’è un errore se non una possibilità inaspettata, un accadimento che apre a nuove opportunità.

L’errore è un potenziale che porta a mondi non pensati, sposta le visioni, altera le percezioni, a volte fa anche arrabbiare ma se aperti al nuovo può dare imprevedibili occasioni di cambiamento.

Così questa serie di quadri è un incessante sommarsi di errori, un continuo sperimentare che l’artista, da oltre un decennio, sviluppa in un progress senza meta, libero di poter sbagliare sapendo che tutto non riparte ma si accresce sulle precedenti esperienze.

Domenico Olivero ha deciso poi di accostare il suo lavoro all’opera poetica di Charles Bukowski per il legame strutturale che muovono entrambe gli artisti: la libertà.

Ambedue vogliono poter stare fuori da precise regole e consuetudini, poter essere indipendenti, sereni nel distanziarsi da aspettative classiche e da “buone regole”.

Testo a cura di Monica Giordano