06/11/10 Pocket Torino



Pocket” intervento urbano / urban art a Torino il 06/11/10.



P.H2O ARTE è lieta di annunciare la nuova performance “Pocket” dell’artista italiano Domenico Olivero.

Si tratta di un interessante progetto di arte urbana che si realizzerà nel centro di Torino, dopo essersi realizzata nel cuore di Londra nei giorni di Frieze, nelle vie di Madama Cristina, Via della Rocca, Via Giulia di Barolo, in contemporanea con Artissima nella serata del 6 Novembre 2010.




“Pocket” è un piccolo contenitore trasparente, posto nello spazio pubblico, contenente polvere dorata, che lentamente si diffonde sul territorio circostante.

La polvere dorata fuoriuscendo dal contenitori contamina lo spazio, realizzando una lieve variazione visiva del luogo circostante.

Un piccolo cambiamento, una impalpabile velatura che brilla d’oro ricoprirà alcune cose.

Come una clessidra che segna un tempo casuale, una valutazione e rivalutazione poetica del luogo urbano.

Il progetto artistico urbano “Pocket” sarà realizzato in diverse città europee, la prima è stata a Londra nei giorni di Frieze, ora a Torino, seguiranno Nizza, poi Berlino, Venezia …

Il progetto artistico si svilupperà nei prossimi anni realizzando in tal modo una rete di percorsi e luoghi che l’artista ama e frequenta saranno contaminati dalla preziosa polvere.

Il prossimo intervento sarà nel centro di Torino Sabato 6 Novembre nei giorni di Artissima, nelle via di Madama Cristina, via della Rocca e in via Giulia di Barolo.

Ogni evento sarà registrato e documentato, tutto il materiale troverà forma in un catalogo ideato dal curatore Tarcisio Dutto e sarà anche inserito nel sito web http://pocketartproject.blogspot.com/

Questo progetto è reso possibile grazie al supporto della Fondazione P.H2O Arte di Cuneo.



Titolo del progetto : “Pocket ”

Artista : Olivero Domenico.

Luogo di installazione dell’intervento : Sabato 6 Novembre 2010, nella serata in via di Madama Cristina, via della Rocca e in via Giulia di Barolo.

Materiale: contenitori di plastica adesivi e polvere dorata.

Pocket art project - Turin 2010

P.H2O ARTE is pleased to announce the performance “Pocket”, Domenico Olivero’s new urban art project at Turin in November 2010.

“Pocket” is a transparent plastic pocket, left in public spaces, inside which there is gold dust.

This gold dust slowing blows away from the pocket and contaminates the space behind.

A poetic art which encourages thinking about urban places and evolving time.

This public art urban project “Pocket” will be situated in many places in different cities in Europe, the first in London, now in Torino, then Nice, followed by Bologna, Berlin, Venezia ...

This action art will be continued for years to come.

The next action art will be in Torino in November 2010 in the street of Madama Cristina, Via della Rocca, Via Giulia di Barolo.

Each of these artistic events will be documented in photo and on video and placed on a website.

A numbered catalogue by critic Tarcisio Dutto will be produced.

This art show has been made possible thanks to the sponsorship and support of P.H2O Arte Foundation, Cuneo.



Title of work : “Pocket ”

Artist : Olivero Domenico.

Place of installed works : Saturday 6 November, 9 pm Turin streets: Madama Cristina, Della Rocca and Giulia di Barolo (Italy).

Material: plastic pocket (15x10 mm), gold dust.

For all contacts and information : http://pocketartproject.blogspot.com/

Dialog curators : Tarcisio Dutto +39.328.2159521

16/10/10 Pocket London




“Pocket” intervento urbano / urban art a Londra il 16/10/10.



“Pocket” è un piccolo contenitore trasparente, posto nello spazio pubblico, contenente polvere dorata, che lentamente si diffonde sul territorio circostante. La polvere dorata fuoriuscendo dal contenitori contamina lo spazio, realizzando una lieve variazione visiva del luogo circostante. Un piccolo cambiamento, una impalpabile velatura che brilla d’oro ricoprirà alcune cose. Come una clessidra che segna un tempo casuale, una valutazione e rivalutazione poetica del luogo urbano. Il progetto artistico urbano “Pocket” sarà realizzato in diverse città europee, la prima è stata a Londra nei giorni di Frieze, ora a Torino, seguiranno poi Venezia, Parigi …



“Pocket” is a transparent plastic pocket, left in public spaces, inside which there is gold dust. This gold dust slowing blows away from the pocket and contaminates the space behind. A poetic art which encourages thinking about urban places and evolving time. This public art urban project “Pocket” will be situated in many places in different cities in Europe, the first in London, then Torino, followed by Venezia, Paris... This action art will be continued for years to come.



Web site http://pocketartproject.blogspot.com/

Memories (Collettivo Ubique)



Memories. A seguito della serie di incontri sul tema della creativita' e fruizione dell'arte in ambito nazionale, ma anche con uno sguardo alla realta' territoriale locale, portati avanti durante gli ultimi mesi, il gruppo artistico torinese Collettivo Ubique ha realizzato come riflessione visiva un breve video.

 Il progetto e' una mappatura visiva del passato dell'arte, di tanti spazi usati come gallerie d'arte nella citta' di Torino che ora hanno cessato la loro attivita'. 

Il video suggerisce molti interrogativi sul duro lavoro dei galleristi e del loro operare, di tutto questo impegno profuso per dare vita all'arte, nel suo momento piu' importante, in cui uscita dal laboratorio dell'artista diventa parte reale nella societa'.

 Cosa resta di tutta questa attivita', di questo esporsi, di tutta questa umanita' che si e' incontrata? Il video sara' proiettato per tre serate, partecipando anche all'iniziativa della Giornata del Contemporaneo il 9 Ottobre, sulla vetrina del centro interdisciplinare Bi-loft.


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Intervista al Collettivo Ubique su http://www.contemporarytorinopiemonte.it/ita/Focus-on/Le-Memories-del-Collettivo-Ubique

Il Centro interdisciplinare Bi loft, in via XXSettembre 2M, ospita dall'8 al 10 ottobre dalle 19 alle 22 “Memories”, il nuovo lavoro del Collettivo torinese Ubique. Ne parla Franco Ariaudo che insieme agli altri due artisti che fanno parte del gruppo, Eliana Deborah Langiu e Domenico Olivero, lo ha realizzato:

Di cosa si tratta?
E' una sorta di censimento video a nostra memoria, “Memories” appunto, dei portoni e delle serrande dei luoghi che a Torino hanno ospitato spazi espositivi e che adesso non ci sono più. Il sottofondo è un missaggio audio dei rumori di veri vernissage.

Perché filmare luoghi che non ci sono più?
Il video suggerisce molti interrogativi sul duro lavoro dei galleristi, dell'impegno profuso per dare vita all’arte e si chiede che cosa resta di tutta questa attività, di questo esporsi, di questa umanità che si è incontrata.

Qual è la filosofia del vostro gruppo di lavoro?
L'idea è quello di partire da eventi dell'arte dell'immediato passato, di riproporli rivisitati e vedere che sensazioni sono ancora in grado si suscitare. Nel nostro primo lavoro “La vide-le plein” del 2008, abbiamo voluto ricongiungere, circa 50 anni dopo, il Vuoto di Klein e il Pieno di Arman. Durante il vernissage i visitatori entravano uno alla volta in una stanza vuota mentre nei mesi successivi chiunque poteva portare un oggetto “emotivamente importante” per creare il Pieno.

E dopo cosa avete fatto?
Il secondo progetto è stato ispirato dai lavori di Bruce Nauman che tra il 1967 e 1968 aveva realizzato un happening dove il visitatore entrando in una stanza interagiva con due palline fatte rimbalzare sulle pareti. Nel nostro caso le palline in terra erano un centinaio e il loro suono si sentiva solo se il visitatore stava fermo. L'estate scorsa a Nuoro, utilizzando tecniche proprie del restauro, abbiamo ricavato uno “stacco” non di un affresco ma di un graffito metropolitano. Il graffito era su un palazzo del centro storico e, visto che il piano regolatore del comune non prevede la conservazione degli edifici, doveva essere abbattuto. Abbiamo voluto trattare un atto vandalico come se fosse un affresco affinché rimanesse perlomeno la “pelle” del passato.

Perché avete fondato un collettivo di artisti?
Insieme possiamo esplorare territori che nel nostro lavoro sarebbero complicati. Abbiamo voluto creare un luogo di sperimentazione che fosse anche una valvola di sfogo per fare dei lavori svincolati dalle dinamiche del mercato. Lo rappresenta bene il nostro logo (un omino seduto su una sedia a dondolo ndr): lo abbiamo trovato in un catalogo dell’Olivetti che raccoglie i simboli della cartellonistica stradale degli anni 70 e indica un “luogo tranquillo”.

Intervista a cura di Sabrina Roglio




21/09-10/10/10 “A partire de” Médiathèque Lucie Aubrac de Ganges (Francia)



21/09-10/10/10 “A partire de” Médiathèque Lucie Aubrac de Ganges (Francia)

Un’opera realizzata sul senso della distanza, misura e spazio del tempo umano.

Work done on the sense of distance, size and space in the time of mankind.



Presentazione opera.

Pensando all’azione del partire ho pensato alla distanza, così ho realizzato un lavoro con dei metri, misura classica di uno spostamento, di un luogo, di una dimensione fisica, reale.

Domenico Olivero



Les travaux actuels.

Vous songez à lancer l'action à distance, je pense, donc je créé un travail avec le compteur, une mesure classique de déplacement, d'un lieu, une dimension physique, réelle.

Domenico Olivero



Presentazione del lavoro artistico.

L’artista Domenico Olivero ha realizzato un’opera creata sulla misurazione, che diventa essa stessa luogo e segno di un tempo.
Prendendo spunto proprio dall’opera di Giandomenico Tiepolo “Il Mondo Nuovo” Domenico Olivero ha voluto non definire il “futuro” ma darne una possibile dimensione.
In tal modo ognuno può immaginare il suo viaggio e poterne liberamente definire una grandezza usando l’opera come un diario numerico del proprio percorso.

Osservazione critica a cura di Ornella Calvetti


Présentation de l'œuvre.

L'artiste Domenico Olivero a realize une œuvre créée sur la mesure, qui lui-même devient un signe d'un lieu et de temps.
S'inspirant des travaux de Giandomenico Tiepolo "Nouveau Monde" Domenico Olivero voulais pas définir l'avenir, mais peut donner une taille.
De cette façon, tout le monde peut imaginer qu'elle puisse librement Voyage et de définir une taille en utilisant le travail comme un journal numérique de leur voyage.

Critique par Ornella Calvetti

10-26/09/10 – “Prato / Field” Collettiva 5x5 Microbo.net Milano




10-26/09/10 – “Prato / Field” Collettiva 5x5 Microbo.net Milano


Un’ opera composta da una fotografia rielaborata con materiale tessile. A photo with an embroided field

10-12/09/10 Camminamento - Partizione 3 : la cessazione del Dukkha presso collezione privata a Glattfelden (Svizzera). (Personale/Solo show).



10-12/09/10 Camminamento - Partizione 3 : la cessazione del Dukkha presso collezione privata a Glattfelden (Svizzera). (Personale/Solo show).

Terza parte del progetto Camminamento, serie di opere realizzate dall’artista Domenico Olivero sul suo avvicinamento alla civiltà buddistica. L’intervento, che durerà tre giorni, trasformerà un accumulo materiale in una vaporosa presenza spirituale, che lentamente scomparirà lasciando di sé nessuna traccia. Evento curato da Tarcisio Dutto col supporto dell’Associazione Artplus/Zurich.

Third part of the “Camminamento” (walkway), a series of works by the artist Domenico Olivero on his experience with the Buddhist tradition. This artistic gesture will last three days, with accumulated materials in a spiritual, ephemeral and ultimately fading transformation, which slowly disappears, leaving no trace of itself. The event is edited by Tarcisio Dutto with the support of the Association Artplus / Zurich.

9-18/07/10 Manifesti rossi, rassegna di manifesti in contesto urbano Santarcangelo (Rn)




9-18/07/10 Manifesti rossi, rassegna di manifesti in contesto urbano Santarcangelo (Rn)

Presentato una fotografia di una colonna commemorativa sui caduti della 1 guerra mondiali, sormontata da un’aquila, sulle cui ali due tortore si riposano. / the artist presented a photograph of a memorial column of the fallen First World War. At the top of column is a blackened bronze eagle with two small white doves resting on the outstretched wings of the monumental bird

2010 Phofdo progetto fotografico



2010 “Phofdo” Progetto in corso / project curato da / curated by Tarcisio Dutto.

Una selezione di fotografie che l’artista produce randomaticamente, traccia del suo percepire e vedere il mondo circostante.

Su ogni foto l'artista modifica una sezione dell'immagine. Modifica che rappresenta la percezione personale. Ognuno di noi guarda il mondo che lo circonda percependo cose diverse.

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A selection of photographs that the artist produces randomly, a trace of his perceiving and seeing the surrounding world.

On each photo the artist modifies a section of the image. Change that represents personal perception. Each of us looks at the world around us perceiving different things.