Il
tempo vola, è già trascorso più di un decennio dall’inizio del
nuovo millennio, se ci guardiamo indietro, scorgiamo molti segnali
d’innovazione e cambiamento.
Il
millennio è iniziato con impetuosi eventi, come l’attacco alle
torri gemelle, segnala dei contrasti fra modernità e passato.
Ora
è attraversato da una grande depressione economica con una forte
crisi di valori socio-religiosi.
Che
dire poi della mutazione tecnologica che lentamente virtualizza tutta
la comunità umana.
Si
prende atto che stanno trasformandosi i valori, i significati del
vivere e il senso stesso d’identità e relazione.
Le
nuove generazioni operano sempre più distaccati da legami culturali
storici, una scissione forte che si manifesta anche fra estetica e
idee sociali. Pare che si siano smarrite le origini, siamo
disorientati dall’immaterialità e dalla vastità illusoria della
“rete”.
Ovviamente
tutto questo sta influenzando il fare e il ruolo dell’essere
artista.
Proprio
all’inizio di questa trasformazione, nel 2000, avevo ideato il
progetto “Impronta”, che purtroppo è andato perso, il sito che
l’ospitava è stato chiuso.
Recentemente
ho deciso di ricrearlo, similmente, in un nuovo sito, variandone
alcuni
aspetti http://improntaproject.blogspot.it/
Questo
lavoro prendeva corpo dalla necessità di capire relazioni fra il
mondo reale e questo “luogo” immateriale che ora è diventato
parte quotidiana del vissuto sociale.
Partendo
dal mondo reale, lasciavo delle impronte (mia impronta del pollice
stampata su adesivo o altri materiali) i luoghi del mio passaggio.
Questi
spazi erano fotografati e inseriti nelle pagine web.
A
queste immagini collegavo un link a riferimenti e pensieri che erano
sorti nel momento in cui scattavo la foto, cercando di collegare lo
stato fisico dell’attimo allo stato “mentale” che scaturiva.
Questo
incrocio di relazioni voleva nel terzo luogo “virtuale” diventare
traccia condivisibile.