Sono
molte le sensazioni che lentamente attraversano il vivere umano, a
volte inaspettate, a volte sperate, a volte incomprese. Avviandosi
nel cammino dell’esistere avvengono incontri casuali, sguardi
distratti, attenzioni fortuite. Tutto si compie per un’inarrestabile
casualità che l’uomo riordina in supposte correlazioni, che poco
anno di naturale. Su queste dinamiche è l’opera: “Lasciando il
domani al presente o forse al futuro”, creata da Domenico Olivero,
posta nello storico Palazzo Comunale della città di Cuneo al piano
nobile accanto al Salone d’Onore. Il lavoro artistico è ubicato in
questa zona di passaggio, aperta al dialogo e alle possibili
interazioni, consce o supposte. Fra il passante, l’opera e lo
spazio circostante, il fato appronta idee, pensieri, nulla.
L’installazione è costituita da tre particolari sculture dai forti
colori e da diversi materiali, che compongono un lavoro unico.
Idealmente potrebbero essere il passato, il presente e il futuro,
correlati in un assemblaggio che nelle forme ideate sviluppano
possibili riflessioni temporali e spirituali. Ma l’artista
preferisce non ordinare troppo queste idee per non ricadere
nell’errore del “sapere” ma lasciandosi allo stupore o forse
all’immanenza.
Marina
Perlo su Cuneosette 2012