L’intento
di contaminazione è avvenuto sia in loco di posizionamento del
“Pocket”, sia attraverso il pubblico che contaminandosi, cioè
calpestando la polvere dorata, l’ha fatto migrare in altri luoghi e
spazi. Come un’antica clessidra segnava il passare lento del tempo,
liberandosi sul suolo e diffondendosi tutto intorno. Simile ad un
contagio, il pulviscolo glitterato, ha intaccato e trasformato alcune
superfici creando bagliori nuovi e riflessi inaspettati. Avviando
così un percorso di piccole alterazioni ottiche che hanno, spesso
inconsapevolmente, trasformato lo sguardo di un vasto pubblico. Nel
suo duplice monito, di consumo e di alterazione, il progetto ha
raggiunto il suo obiettivo di ripensamento e trasformazione. Atti di
una modernità sempre più articolata e a volte oscura, che domina su
di noi nel suo influenzarci e renderci partecipe al sistema sociale.
Tarcisio
Dutto