Quando
posso mi piace molto poter visitare le gallerie d'arte, passeggiare da una mostra
all'altra, arricchendo così la mia conoscenza della realtà artistica
quotidiana.
Oramai
sono più di trent'anni che mi reco a Torino ogni mese, e più di rado a Milano, per
poter fare un giretto di eventi artistici.
E'
sempre molto bello vivere le opere d'arte in una galleria, è il luogo perfetto.
A
volte frequento anche le fiere ma noto che mi stancano e spesso “danneggiano”
la fruizione alle opere, le rendono troppo oggetto, meno emozione.
Nella
galleria l'opera ha la sua giusta dimensione, riservatezza, può svelarsi, può
rendersi presente, dialogare.
Ci
sono mostre che mi entusiasmano e altre che mi lasciano più perplesso, ma trovo
che comunque l'opera nello spazio della galleria è stata rispettata.
Forse
io non sono nella giusta sintonia ma l'opera è lì, è al suo massimo (o almeno
può esserlo).
In
questi anni ho visto tante realtà cambiare, tante gallerie crescere e tante,
nonostante il buon lavoro fatto, chiudere.
Dopo
una fase negativa, noto che in questi ultimi mesi siamo nuovamente in una fase
di fermento a Torino, stanno riaprendo degli spazi, alcune cose paiono essere
nuovamente in attivazione, siamo ottimisti.