8-23/07/06 “Diario/8” Maison des Artistes Haut Cagnes. Mostra curata da Ornella Calvetti.
Un gruppo di giovani artisti italiani espone nella suggestiva Maison des Artistes di Haut de Cagnes sulla solare Costa Azzurra. Curata dall’Associazione Expression Libre di Cagnes la mostra affronta il tema intimo e delicato del vivere umano, in forma di Diario interpretato da ogni artista in modo personale ed originale. Vengono così creati percorsi visivi ricchi di suggestioni e riflessioni sullo scorrere del tempo e su come esso è percepito e vissuto dai singoli artisti. Si trascorrono così giornate che iniziano con le delicate pitture di Andrea Chiotti che presenta la sua quotidianità con la serie di tazze di lontana memoria morandiana, per attraversare lo spazio suggestivo realizzato da Pinuccio Revello con assemblaggi materici che declinano la luce solare. Alberto Bergia presenta una raffinata serie di lavori che pare dialogare con le dimensioni rarefatte dello spazio proposte dall’installazione di Domenico Olivero. Se l’opera di Gian Luca Bottini ci disperde nello spazio alcuni riferimenti li ritroviamo con le tracce sia sceniche che urbane di Franco Ariaudo. Durante tutto questo attraversare si rimane colpiti dai ritratti dai grandi occhi di Viola Virdis e dai volti simbolici di Luna Potenziere.
A group of young Italian artists will exhibit their work in the attractive Maison des Artistes of Haut de Cagnes on the sunny French Riviera, between Nice and Cannes. Staged by the Association Expression Libre of Cagnes, the show touches on the intimate and delicate theme of human life in the form of a diary. Every artist makes a personal interpretation in an original way. They create unique and evocative art work reflecting on the flow the time. We start with the delicate paintings of Andrea Chiotti which introduce her routine with the series of cups. After, we cross over to Pinuccio Revello’s area where you will find various materials assembled to exploit natural light. Alberto Bergia presents a personal work which creates a dialogue with the original installation, about the time, of Domenico Olivero. Gian Luca Bottini plays with different spheres and Franco Ariaudo creates a new map-painting. Viola Virdis and Luna Potenziere present different portraits of ordinary people.