Caffè d'arte


 

Per l' Associazione Culturale Rigenerazione ho ideato il progetto  "Caffè d'arte"  che prende avvio oggi 8 Giugno presso Dèco in Contrada Mondovì 2 a Cuneo.


Un'occasione di condivisione e dialogo sull'arte che avrà cadenza mensile.


CS

La cultura è uno dei punti focali del progetto dell'Associazione Rigenerazione.

Una comunità è costituita di tanti aspetti e per noi è importante creare occasioni che attivino il dialogo e il confronto.

È proprio con questo spirito che nascono i "Caffè d'arte": l'arte diventa occasione di incontro per una comunità cittadina.

Proseguiamo idealmente sulla falsariga della scorsa estate, quando avevamo realizzato la nostra serie di incontri di scoperta e conoscenza di alcuni monumenti cittadini.

I "Caffè d'arte" si terranno presso lo spazio/ristorante Dèco in Contrada Mondovì 2.

Il primo incontro conviviale dedicato alle arti visive sarà incentrato sull'artista Raffaello Sanzio.
Tutti i partecipanti saranno invitati a condividere il proprio punto di vista sugli artisti che verranno di volta in volta proposti.


Cosa sono i "Caffè d'arte"?

Sono il frutto del nostro desiderio di riproporre gli storici "caffè", i circoli dove gli appassionati alle arti si trovavano per confrontarsi e dare dignità a nuove forme e idee, come succedeva a Parigi al Café Guerbois degli artisti impressionisti o a Milano al bar Jamaica dove alla fine degli anni cinquanta si ritrovano artisti come Piero Manzoni e Lucio Fontana.

Con i Caffè d'arte vogliamo creare una comunità di appassionati per discutere e condividere arte in un'atmosfera libera e informale.

Il primo Caffè d'arte "Raffaello Sanzio" prenderà avvio il prossimo 8 giugno alle ore 18 presso il locale Decò in contrada Mondovì a Cuneo.

Come sempre: tutta la cittadinanza è invitata. Buon caffè!

Ingresso libero, consumazione non obbligatoria.

Referente Associazione Culturale Rigenerazione
Cuneo - rigenerazionecn@gmail.com
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Nega so: valle MyRa è casa al Museo Civico Luigi Mallé

 


Domenica c'è stata l'inaugurazione delle mostra con un folto e interessato pubblico, seguito in questi giorni dalle scuole. Eccovi alcuni scatti. 











articoli 


Nega so: Valle MyRa è casa mia

 



Vi aspetto Domenica 5 Giugno alle ore 16 al Museo Mallé per il progetto Nega so: Valle MyRa è casa mia a #Dronero dove grazie all'invito della curatrice Ivana Mulatero, ho partecipato alla curatela dell'esposizione. 



Comunicato Stampa

Domenica 5 giugno 2022, ore 16:00 inaugurazione della mostra Nega so: valle MyRa è casa mia presso il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero, un progetto realizzato nell’ambito del bando Territori Inclusivi, promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la @FondazioneCRC Cassa di Risparmio di Cuneo e con l’adesione della #FondazioneDeMari.

Nega so: valle Myra è casa mia è uno dei tredici progetti vincitori del bando Territori Inclusivi, attraverso il quale gli enti sostenitori si propongono di rafforzare territori e comunità nella loro capacità di dare risposte inclusive a favore di persone a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio. Attraverso il progetto Nega so: valle Myra è casa mia la Cooperativa Liberitutti e i suoi partner culturali #EspaciOccitan, con il Museo Sòn de Lenga e il Museo Civico Luigi Mallé, e tutta la rete di partenariato - Consorzio Socio-assistenziale del Cuneese, I.C. “G. Giolitti” di Dronero, Associazione Voci del mondo, Comune di Dronero - stanno costruendo opportunità di inclusione sociale, valorizzando risorse materiali e immateriali presenti nel territorio della valle Maira che possano concorrere a costruire insieme il futuro di una comunità inclusiva che fa dialogare le differenze.
“Nega so” è una parola che deriva dal Bambara, una delle più importanti lingue veicolari dell’Africa occidentale, diffusa oltre che nel Mali, nel Senegal, Burkina Faso, Costa d’Avorio e Guinea. Significa “casa mia”, un’espressione appropriata per intitolare un progetto e una mostra che unisce persone, culture e territorio. Dal mondo alla comunità, passando per il linguaggio attualmente più in uso, l’inglese, con il quale leggere le prime due sillabe “My” – si pronuncia “mai” – nel senso dell’aggettivo possessivo “mio” che rimanda al senso di “nega so” ma applicandolo al suono della parola Maira. Una valle che è la casa di chi c’è sempre stato, di chi è andato e tornato, di chi è da poco arrivato.

Le azioni del progetto si sono dipanate nell’arco di un anno a partire dai due luoghi simboli della comunità: la scuola e il museo. Attraverso la prima è stato possibile coinvolgere numerose classi denominate “ponte”: le prime elementari, le quinte elementari, le prime medie e le terze medie dell’I.C. di Dronero, e le loro rispettive famiglie - con una forte componente migranti - in percorsi educativi e di inclusione promuovendo laboratori con esperti, incontri periodici in aula, approfondimenti, e attività extrascolastiche rivolte a genitori e figli che hanno permesso la scoperta del territorio (l’identità occitana, le tradizioni, l’arte, i musei, le associazioni, le imprese, l’ambiente). La seconda invece è divenuta fondamentale per sostenere l’azione culturale del progetto Nega so: valle Myra è casa mia che ha accompagnato migranti e cittadini alla (ri)scoperta dell’identità migrante della valle Maira, creando così uno spazio alto di inclusione e valorizzazione della diversità.

In mostra sono raccontati e rievocati con gigantografie in bianco e nero che, a tratti, diventano tridimensionali e a colori, alcuni luoghi fondamentali di sviluppo del progetto, come l’aula di una scuola, una camera da letto di bambini, e le azioni in esse svolte o immaginate. Tra le attività riportate, un nucleo di suggestivi “mascheroni” ideati dai bambini di due classi quinte dell’I.C. della scuola primaria di Dronero nel corso di un laboratorio, affiancati in mostra con i volti in legno per riti propiziatori delle tribù Dogon (Mali) e Fang (Gabon) e con le maschere della cultura occitana, fino a includere le mascherine chirurgiche dell’epoca pandemica,
reinterpretate da artisti contemporanei. Non manca, poi, il versante multimediale con una serie di inedite video animazioni realizzate da #AliceGallouin in cui i bambini hanno immaginato di far interagire i loro oggetti preferiti con i quali condividono lo spazio domestico, con le scene dei dipinti della collezione permanente del Museo Mallé.

Nega so: valle Myra è casa mia, una mostra di carattere antropologico che, con il linguaggio fortemente emozionale ed evocativo delle scelte installative e di allestimento scenico a cura di #IvanaMulatero e #DomenicoOlivero, intende restituire un processo di integrazione ed inclusione sociale sul vivace micro territorio valmairese (il 15% della popolazione di Dronero è di origini straniere),e da una importante e stratificata tradizione culturale e sociale attraverso i mestieri itineranti del tempo confrontati con la ricerca del mestiere/luogo fisso di oggi.

La mostra Nega so: valle Myra è casa mia sarà visitabile dal 5 giugno al 25 settembre 2022 presso il Museo Mallé, via Valmala 9 Dronero, ogni sabato e domenica dalle ore 15.00 alle 19.00.

Museo Civico Luigi Mallé, via Valmala 9, Dronero (Cuneo)
Apertura del Museo Luigi Mallé: sabato, domenica e festivi infrasettimanali dalle 15.00 alle 19.00.


Ingresso gratuito alle collezioni permanenti del Museo e alle Mostre. Aperto su prenotazione in orari di visita infrasettimanali per scuole e gruppi.

Info: segreteria@espaci-occitan.org - www.espaci-occitan.org
| Tel/fax 0171 904075
Info: museo.malle@comune.dronero.cn.it | Tel. 0171 291014 – 3478878051
Sito web: wwwmuseomalle.org | Fb@museomalle |Instagram: @museomalleofficial