Articolo di Tarcisio Dutto su Torinonew 2010

L’intento di contaminazione è avvenuto sia in loco di posizionamento del “Pocket”, sia attraverso il pubblico che contaminandosi, cioè calpestando la polvere dorata, l’ha fatto migrare in altri luoghi e spazi. Come un’antica clessidra segnava il passare lento del tempo, liberandosi sul suolo e diffondendosi tutto intorno. Simile ad un contagio, il pulviscolo glitterato, ha intaccato e trasformato alcune superfici creando bagliori nuovi e riflessi inaspettati. Avviando così un percorso di piccole alterazioni ottiche che hanno, spesso inconsapevolmente, trasformato lo sguardo di un vasto pubblico. Nel suo duplice monito, di consumo e di alterazione, il progetto ha raggiunto il suo obiettivo di ripensamento e trasformazione. Atti di una modernità sempre più articolata e a volte oscura, che domina su di noi nel suo influenzarci e renderci partecipe al sistema sociale.

Tarcisio Dutto