Reperto 00 - progetto Oc-land


Preambolo   -  Accumulazione / raccolto


Non abbiamo attraversato specchi e non siamo sperduti con Stephen, ma tutto qui è stravolto.

In lontananza, dalle cime dei ricetti vicini, riceviamo segnali ma, un cielo arso di stanchezza sfuoca ogni visione.

Ineluttabile la vita arranca, ma non c’è più una terra conosciuta, stiamo cercando fra questi brandelli, di capire perché eravamo.








Oc-land

L’artista nel suo lavoro di ricerca sul senso d’identità sta sviluppando un nuovo progetto che affonda le sue origini in un antico e un vasto territorio. Una regione molto ampia e articolata fra storia e leggende, fra cronache avventurose e vite quotidiane.

Nel corso degli anni passati, l’artista ha trovato in queste terre dei reperti, che ora sta catalogando e analizzando.







Reperto 00

Stoffa intrecciata odorante di lavanda.

Un lungo intreccio di due nastri di colore rosso e giallo che profuma di lavanda, forse drappello, coccarda.

Rintracciato in una sacca di juta nera, trovata all’alba sotto i portici, era il 20 Dicembre 1994.

Allegato: lettera chiusa.







Dati 

Materiale = Nastri in cotone rossi e gialli, essenza di lavanda.
lunghezza = 4 metri



L’ultimo lavoro di Domenico Olivero, l’opera “Reperto 00” presentata recentemente alla rassegna GrandArte, è il primo passo di un articolato percorso che l’artista sta elaborando fra storia del territorio e il suo vissuto, che si svilupperà nei prossimi anni.

Il manufatto, che fu trovato in una sacca di juta, realizza il parallelismo fra persona/popolo, nelle specifico l’io artistico e la cultura occitana, la cui bandiera è caratterizzata dai colori giallo e rosso, fra le più significative dell’ area di provenienza dell’artista.

I nastri assemblati (metafora di padre e madre) creano una coccarda che sviluppano una nuova forma. Ancestrale trasformazione di una lunghezza pari all’età dell’artista.  La coccarda si avvolge a terra in forma di spirale, sensibile alle riflessioni materne che si affascinò alle forme evolutive. Osservandola da vicino si percepisce un lieve odore di lavanda, nota erbacea della terra dove il padre trascorse l’infanzia, la Provenza.

Tracce di vita in una forma semplice e lieve, soggetta alle necessità dell’ambiente.

Questo proposto nell’ evento espositivo è il primo di una decina di lavori che Domenico Olivero intende produrre, il prossimo che ho già avuto occasione di visionare è una serie di fotografie del gioco della petanque, in cui le bocce paiono ferme come alcune costellazioni più astrali.

(Testo di Monica Giordano)


Sono 138 le opere donate dai 140 artisti (2 sono realizzate da artisti che lavorano abitualmente a “quattro mani”) che hanno aderito al progetto GrandArte 2013 – Artisti contemporanei per un progetto sociale in mostra dal 25/10/2013 al 06/01/2014 presso il Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo.

 L’invito è stato rivolto a pittori e scultori che sono nati o che hanno intessuto forti legami di vita o di lavoro con la provincia di Cuneo. Lo scopo è quello di finanziare, con le opere donate, una nuova “Casa del Cuore” destinata ad ospitare giovani donne o mamme con i propri figli in situazione di particolare disagio. La nuova struttura potrà così affiancare Casa Tiziana, già operativa dal 2010, che non è più sufficiente a soddisfare le purtroppo numerose richieste.

A questo corpo di opere si sono aggiunti 14 piatti in ceramica raffiguranti una preziosa “Via Crucis” del 1953 di Ego Bianchi, donata da Mario Castellino che ha voluto in questo modo contribuire all’iniziativa della cooperativa sociale Momo e dell’Associazione Amici Case del Cuore promotori del progetto.
La straordinaria adesione all’iniziativa ha consentito di raggiungere un secondo obiettivo, non privo di una certa ambizione, di natura più squisitamente culturale: una mostra che rappresenta l’occasione per fare il punto sui protagonisti e la produzione artistica del nostro territorio, verificare quanto già si è imposto grazie ad una attività consolidata e quanto invece rappresenti le novità emergenti. Una mostra che rende possibile una ricognizione che, almeno in questa misura, non è mai stata tentata.

Il catalogo dedica ad ogni artista una propria sezione ove si riporta un sintetico profilo biografico con l’illustrazione di lavori significativi e nella pagina a fronte la riproduzione dell’opera donata.

Nella sede espositiva sarà disponibile l’elenco delle opere con le relative quotazioni (decise in accordo con gli autori) e con le modalità di acquisto.